€ 16.90
Autore: Davide Bertelè
Genere: Saggio
Formato: 13×20 cm
Legatura: Brossura
Edizione: 2021
Pagine: 208
ISBN: 9791280022394
Il saggio si propone di analizzare la complessa figura di Pasolini focalizzando l’attenzione unicamente sul repertorio drammaturgico e teatrale dell’autore. Nello specifico, l’indagine si concentra su un’opera in particolare, ovvero Orgia, tragedia che l’artista compone nel 1966. Tale drammaturgia ha quindi permesso di analizzare anche la conseguente messa in scena che Pasolini offre del testo nel 1968, presso il Teatro Stabile di Torino.
Nel dettaglio, la tesi si suddivide in tre sezioni: nel primo capitolo si ripercorrono schematicamente alcune delle tappe fondamentali dell’opera teatrale pasoliniana, alla ricerca di possibili elementi di continuità; la seconda sezione è invece dedicata all’analisi del testo drammatico di Orgia, nel quale sono ben individuabili le modalità con cui Pasolini interpreta il proprio ruolo all’interno della società a lui contemporanea (sono ricorrenti, quindi, temi come la diversità, la volontà di scandalo, il sacrificio); infine, il terzo capitolo affronta nel dettaglio la regia torinese del testo, attuata dallo stesso autore, nella quale confluiscono i princìpi di teoria teatrale raccolti nel celebre Manifesto per un nuovo teatro.
L’indagine, in sintesi, si propone di fornire un’immagine dell’artista bolognese come intellettuale pedagogo che, attraverso il linguaggio teatrale, cerca di riannodare i fili di un rapporto con la civiltà contemporanea, oppressa dall’avanzata del neocapitalismo e dell’economia dei consumi; egli, infatti, dimostra la ferma convinzione che soltanto mediante la relazione si possano creare i presupposti per attuare una proficua opposizione all’incedere dell’omologazione del pensiero e dei costumi.
Davide Bertelè nasce a Chieri (TO) nel 1990, ma vive da sempre in provincia di Verona. Nel 2013 consegue la laurea in Lettere moderne presso l’ateneo scaligero; successivamente si specializza in Discipline dello spettacolo dal vivo all’Università di Bologna, svolgendo il tirocinio curriculare in seno al progetto Carissimi Padri, prodotto da ERT (Emilia Romagna Teatro). Con la tesi magistrale, intitolata Pasolini alla prova di Orgia, il cui relatore è il prof. Claudio Longhi, nel 2016 si aggiudica il 32° Premio Pasolini tesi di laurea e di dottorato, promosso dal Centro Studi-Archivio Pasolini della Fondazione Cineteca di Bologna, e nel 2019 il secondo posto nella sezione Saggistica del Premio InediTO – Colline di Torino. Parallelamente, svolge attività di collaborazione con il Teatro Laboratorio di Verona, diretto da Isabella Caserta e Jana Balkan, e con la casa di produzione indipendente Nuove Officine Cinematografiche di Luca Caserta. Dal 2017 lavora come insegnante di Lettere e Storia presso due centri di formazione professionale veronesi.